There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

venerdì 1 agosto 2014

Cineforum estivo: Moonrise Kingdom di Wes Anderson



Wes Anderson non sbaglia un colpo e con Moonrise Kingdom ha senza dubbio messo a segno l’ennesima, indimenticabile pellicola.
Sin dalla sequenza iniziale, ci troviamo di fronte a un’opera d’altri tempi, una tragicommedia tenera e surreale, dai tratti vintage e malinconici.
Quello che abbiamo davanti, già dalla prima scena, è un microcosmo familiare che, se da un lato si divide tra surreale e grottesco come le migliori opere del “teatro dell’assurdo”, dall’altro ricorda inevitabilmente il cinema muto sia per l’estetica del linguaggio adottata da Anderson, sia per il manierismo (nell’accezione positiva del termine) volutamente introdotto in ogni singola inquadratura.
Sono i piccoli dettagli a fare la differenza, un po’ come nei Tenenbaum: un mangiadischi a pile, una vecchia poltrona di vimini adagiata su un tappeto scolorito e consumato, bambini con i calzettoni fino al ginocchio e le scarpe della domenica, e la totale (e voluta) assenza di tridimensionalità, accentuata dall’effetto
chromakey sui toni del giallo e del senape.
Regia e fotografia fanno sì che già dopo pochi minuti, lo spettatore si cali appieno nel New England del 1965, circondati dalle splendide arie di Benjamin Britten e i brani originali composti da Alexandre Desplatc.
In un film dove i protagonisti sono due adolescenti esordienti (e dal talento innato) come Jared Gilman e Kara Hayward non mancano però dei validi adulti a fare da contorno: da Bill Murray a Bruce Willis, da Edward Norton a Tilda Swinton.
Moonrise Kingdom è la storia di “una fuga d’amore”, innocente, acerba, “d’altri tempi” insomma.
È una tragicommedia umana estremamente profonda, in cui i bambini protagonisti, si fanno portavoce delle  idiosincrasie dei “grandi”, seppur in maniera velata e meno disincantata, con delicatezza e inquietudine.
Suzy porta sempre con sé un binocolo perché it helps me see things closer, even if they're not far away. I pretend it's my magic power“, lei che a 12 anni anziché giocare con le amichette preferisce prendere a pugni uno specchio perché non le piace ciò che vi si riflette dentro.
Sam, sballottato da una famiglia adottiva all’altra, è un boyscout modello, capace di sopravvivere in qualsiasi situazione, purché con indosso un buffo cappello stile David Crockett, una sorta corazza dalla quale non riesce a separarsi.
Suzy e Sam s’innamorano, di quell’amore puro e cristallino che puoi vivere solo a dodici anni e durante la loro folle fuga d’amore, ballano su una spiaggia scambiandosi il primo goffo bacio alla francese, dormono stretti dentro una tenda umida e ne escogitano di ogni pur di stare insieme, pur di “vedere l’amore che effetto fa”.
Sam ama Suzy, e Suzy ama Sam, senza pregiudizi, convenzioni o limiti.
Senza pensarci due volte, o pentirsi, o chiedersi perché.
Forse è merito di quel binocolo, di quel superpotere che sì, probabilmente solo i bambini di dodici anni posseggono, ma che in fondo, vorremmo ci appartenesse ancora

4 commenti:

Kris Kelvin ha detto...

Ciao Stargirl :-)
Sono contento che torni a scrivere di cinema... mi sei mancata! :-) A me questo film è piaciuto ma non mi ha fatto gridare al capolavoro: l'ho trovato piuttosto prevedibile e scontatello nonostante la perfetta confezione. Lavoro carino e delicato, però mi sembra troppo 'burtoniano' in certi aspetti. Non che sia un difetto, però è meglio l'originale...

Cannibal Kid ha detto...

un film impeccabile esteticamente, ma anche parecchio emozionante.
che si guardi da lontano col binocolo, o da vicino col microscopio, difficile trovargli dei difetti... :)

Stargirl ha detto...

@Cannibale: ben detto, concordo! :)

@Kevin: ciao carissimo! Grazie! ^^
capolavoro forse no, ma talmente delizioso, da far breccia nel mio cuore! ;)

persogiàdisuo ha detto...

Adorabile! l'ho appena recensito!