There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

martedì 2 ottobre 2012

Sarah Jessica Parker in Glee è la regina incontrastata dell'episodio Makeover

Glee non convince né appassiona più, questo ormai è un dato di fatto.
Dopo una seconda stagione sottotono e una terza ancor meno convincente, la nuova sfida di Ryan Murphy è riuscire a far affezionare il pubblico a nuovi personaggi, nuove location, nuovi contesti.
Sfida facile quando si tratta di New York, più complicata invece per coloro i quali sono costretti a rimanere tra le quattro mura della McKinley.
Il numero di telespettatori resta buono, oltre 7 milioni, ma il rating scende vertiginosamente, e non è un buon segno.
Non è bastata Kate Hudson nei due episodi della premiere di stagione, forse però basterà Sarah Jessica Parker, che ha fatto il suo ingresso nella serie nella terza, attesissima puntata, Makeover, alzando notevolmente il livello dello show.
Rachel (Lea Michele) e Kurt (Chris Colfer) sono sbarcati nella Grande Mela e per realizzare i propri sogni, con il buon proposito però, di non dimenticare né sacrificare il passato o gli affetti più cari.
Le difficoltà non mancano, soprattutto per Rachel, per nulla avvezza alle mode di New York e da subito in conflitto con la sua insegnante alla Nyada, la Hudson appunto.
Ancora una volta, il personaggio interpretato dalla Michele si ritrova a essere IL pesce fuor d’acqua della situazione, escluso dal gruppo e incapace di socializzare con i compagni di corso.


Diversamente da lei, per Kurt il percorso a NY City appare da subito privo di ostacoli: chiamato nella redazione di Vogue.com per uno stage, le sue spiccate doti creative nella moda, gli consentono di entrare subito nelle grazie di Carrie, scusate volevo dire Isabelle, e iniziare la sua ascesa in un mondo completamente nuovo e diverso.
Nell’episodio in onda stasera alle 21.55 su Fox (canale 111 di Sky) “in contemporanea” (si fa per dire) con gli States, vedremo finalmente il debutto di Sarah Jessica Parker nel teen “musical” drama più chiacchierato del momento.
Impossibile distinguere Sarah da Carrie in questo caso, soprattutto per il ruolo che interpreta, perfettamente in linea con la scrittrice newyorkese appassionata ed esperta di moda che abbiamo ammirato per sei stagioni e due film di Sex and the City.
Look strepitoso, sguardo ammaliante, risulta impossibile non confonderla con Carrie, complici la sua risata inconfondibile e la gestualità così peculiare da risultare unica.
Sarah che si porta una mano sul petto per esprimere stupore e gioia e piroetta su stessa eccitata per un’idea brillante di Kurt, è Carrie di fronte a una Vuitton o a un paio di Manolo, inutile negarlo.
Non è Isabelle, ma Carrie, e in fondo, basta solo un po’ di immaginazione per volare con la fantasia e mandar giù la noia della restante metà dell’episodio e restare così incollati allo schermo.
Facile, come bere un bicchier d’acqua quando c’è la Parker nei paraggi, e tutti i fan che hanno apprezzato una commedia mediocre come Ma come fa a fare tutto”, sono certa che capiranno cosa intendo.
Anche una serie divenuta ormai noiosa e monotona, con la star di Sex and the City, può risollevarsi senza problemi, e questo Ryan Murphy lo sa bene, perché a lui, ultimamente, piace vincere facile e con Glee lo dimostrando giorno dopo giorno.
A questo punto servirebbe davvero poco per dare una sferzata definitiva allo show: basterebbe chiudere le porte della McKinley, lasciar andar via tutti quei personaggi inutili che faticosamente cercano di conquistarsi l’affetto dei telespettatori, e investire sui pezzi forti della serie. Con le guest star che Murphy continua a chiamare a corte, non ha bisogno certo di macchiette di contorno.