There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

mercoledì 27 luglio 2011

Riflessioni in un mattino di mezza estate

Quelle volte in cui ci fermiamo a riflettere sul percorso intrapreso fino a qui, a domandarci chi siamo e dove stiamo andando e se ciò che stiamo facendo, è come lo avevamo immaginato.
Momenti in cui ci chiediamo se le scelte compiute fino a oggi siano reversibili oppure no, quanto il nostro passato ci tenga legati a sé, cosa il futuro ha in serbo per noi e cosa ci aspetta domani, rischiando spesso di bruciarci il presente, di non vivere pienamente “il momento” perché troppo impegnati a pianificare altro, correndo in questo modo il pericolo di rimanere con troppi rimpianti.
Cercare la felicità a tutti i costi e desiderare sempre quel qualcosa in più, forse è un difetto della nostra generazione, quella “generazione Y” troppo impegnata a cercare chissà poi dove, certezze e punti di riferimento.
Una generazione a volte allo sbaraglio, tra precariato e crisi economica e d’identità, a volte carica del giusto potenziale per cambiare le carte in tavola, ma priva della spinta necessaria per farlo.
Dal canto mio, superata da pochi mesi la soglia dei trent’anni, mi faccio forse troppe domande, a cui, ahimè, non so dare risposte, lasciando che mille pensieri mi frullino in testa senza trovare come al solito, quelle tanto agognate mezze misure che neanche so cosa siano.
Bianco o nero, senza grigio, e il bicchiere? Purtroppo sempre mezzo vuoto, nonostante, pur mettendomi d’impegno, io mi ostini a cercare quell’ottimismo che una volta spiccava tra i miei pregi.
Mi ritrovo così, inesorabilmente, in mezzo a decine di interrogativi, dubbi e pensieri, nonostante sappia già che molti di loro, non avranno mai una risposta.
Sono diventata grande, senza neanche accorgermene”, dice il testo di una nota canzone che gira in radio in questo periodo. E forse è davvero così.
Quanto tempo che è passato senza che me ne accorgessi, quanti giorni sono stati sono stati quasi eterni. Quanta vita che ho vissuto inconsapevolmente, quanta vita che ho buttato che ho buttato via per niente
”.
E il tempo si sa, si porta via tutto, senza ridarci indietro niente, tiranno e inarrestabile, lasciandoci sì i ricordi, ma senza darci la possibilità di giocare un’altra carta, prendere una strada diversa da quella scelta, tornare indietro per tentare un’ alternativa alle scelte compiute.
Magari la generazione dopo la nostra, troverà un antidoto per dissipare questa sensazione di smarrimento e confusione che ci contraddistingue, magari troverà l’ingrediente segreto per vivere felici e per sentirsi appagati.
Magari in un’altra vita, smetteremo di farci domande, di lasciarci sgretolare dai dubbi, di sentirci sempre così fragili e insicuri.
E chissà, magari in un’altra vita, anche io troverò quelle risposte che cerco da sempre.

1 commento:

Lilli ha detto...

quanto ti capisco! ultimamente è uno stato d'animo anche mio. specialmente ora che sono tornata dalle vacanze, è come se mi sentissi in balìa di una vita non mia, una vita che pare avere mille e nessuna direzione....