There's no point to any of this. It's all just a... a random lottery of meaningless tragedy and a series of near escapes. So I take pleasure in the details. You know... a Quarter-Pounder with cheese, those are good, the sky about ten minutes before it starts to rain, the moment where your laughter become a cackle... and I, I sit back and I smoke my Camel Straights and I ride my own melt.

venerdì 25 giugno 2010

We used to be friends. A long, long time ago.

Quei momenti in cui tutto intorno a te si ferma e il mondo resta a guardare.
Quando un ricordo riaffiora all’improvviso, violento e inaspettato come un temporale estivo.
Tutto torna vivido e cristallino, come se nulla fosse mai cambiato.
Ti fermi a pensare, ti chiedi perché, intrappolato in un riflesso da cui non riesci più a uscire.
E intanto il mondo continua a guardarti, e con l’aria sorniona e il fare giocoso si fa beffa di te.
Di te che rincorri la fugacità del tempo e la fragilità delle emozioni, di te che dentro quel tempo vorresti sparire.
Per dimenticare il passato, affrontare il presente e vivere presto o tardi il futuro.
E intanto il tempo passa, i ricordi ti fanno compagnia, e il mondo continua a guardare.
Auguri di buon compleanno.
Anzi, forse è meglio di no.

‘We might as well be strangers in another town
We might as well be living in a another time
We might as well
We might as well
We might as well be strangers
Be strangers
For all I know of you now
For all I know’

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